Patologie a carico dell'orecchio
L'orecchio è l'organo dell'udito, così come anche l'organo dell'equilibrio.
Nell'orecchio si distinguono tre parti che presiedono a funzioni differenti:
l'orecchio esterno, che raccoglie i suoni convogliandoli alla membrana timpanica che si trova in fondo al meato acustico esterno.
L'orecchio esterno comprende il padiglione auricolare e il condotto uditivo;
l'orecchio medio, che tramite la catena degli ossicini trasmette i suoni all'orecchio interno.
L'orecchio medio si trova dietro il timpano (*) e comprende il martello, l'incudine e la staffa; un udito normale richiede l'integrità della catena degli ossicini, piccoli organi ai quali vengono trasmesse attraverso il manico del martello le vibrazioni della membrana del timpano, e che hanno spostamenti di portata molto limitata;
(*) Nella parte anteriore della cassa del timpano si trova l'apertura auricolare della tromba di Eustachio, canale auricolare di circa 35-40 mm. di lunghezza che all'altra estremità si apre sulla faringe.
La tromba di Eustachio ha l'importante proprietà di consentire l'entrata dell'aria nell'orecchio medio stabilendo eguaglianza di pressione sulle due facce della cassa del timpano, che in tal modo può vibrare e quindi funzionare.
l'orecchio interno, nel quale si trovano i recettori specializzati per la registrazione dei suoni e i recettori dell'equilibrio.
L'orecchio interno ha una struttura estremamente complessa e si presenta come una specie di sacco membranoso (il labirinto) riempito da un liquido endolinfatico.
Il labirinto anteriore (coclea) possiede la funzione acustica, mentre il labirinto posteriore contribuisce a mantenere l'equilibrio del corpo.
All'interno del canale cocleare si trova l'organo di Corti, organo sensoriale (comprendente migliaia di cellule ciliate) che trasforma l'onda sonora in fenomeno fisiologico.
I principali sintomi dei disturbi all'orecchio sono le ipoacusie, l'otorrea, gli acufeni, le vertigini e l'otalgia.
Nel momento in cui una persona presenta disturbi uditivi si deve procedere con un'anamnesi, cioè una raccolta completa di accertamenti effettuata dallo specialista otorino, circa il periodo di insorgenza del sintomo, gli eventuali problemi nella sfera sociale e psicologica della persona.
Tutto deve essere corredato da importanti test audiometrici, da esami del naso, dei seni paranasali, del rinofaringe.
E' utile analizzare anche denti, tonsille, lingua, ghiandole salivari e articolazioni tempoFrosinonendibolari perchè può succedere che i sintomi possano partire da una di queste sedi ed estendersi fino all'orecchio.
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